Scopri i cocktail più richiesti nelle discoteche del 2023! Dai classici intramontabili come il Mojito e il Margarita, ai cocktail innovativi come il Negroni e il Quattro Bianchi, questa lista ti guiderà attraverso le bevande più trendy e apprezzate per goderti una notte di divertimento e stile.

Old Fashioned cocktail

All’inizio del XIX secolo, precisamente nel 1806, appare su un giornale statunitense la prima definizione documentata della parola cocktail, un evento che passerà alla storia. In quell’occasione si fa riferimento a una miscela di spiriti, bitter, acqua e zucchero.
Nel corso degli anni, il liquore base subisce delle modifiche e vengono condotti esperimenti di vario genere, anche con l’aggiunta di assenzio e brandy. Alla fine del XIX secolo, per distinguere un cocktail preparato nel modo tradizionale, ossia con il whiskey americano, inizia ad essere utilizzato il termine “Old Fashioned”.

OLD FASHONED
Old Fashioned

Composizione

  • 4,5 cl di bourbon o whiskey di segale
  • 2 gocce di bitter all’angostura
  • 1 zolletta di zucchero
  • 1 spruzzata di acqua naturale
  • Decorazione: fetta d’arancia e ciliegina al maraschino

Preparazione

Preparazione Old Fashioned

Preparare questo delizioso cocktail richiede alcuni semplici passaggi. Si inizia prendendo un bicchiere Old Fashioned e miscelando zucchero e bitter all’angostura, creando un composto omogeneo con l’aggiunta di acqua. Successivamente, si aggiunge metà del whiskey desiderato insieme a cubetti di ghiaccio, mescolando delicatamente per far sciogliere lo zucchero. Riempire poi il bicchiere con più cubetti di ghiaccio e versare il resto del whiskey, mescolando nuovamente.
Infine, per una presentazione accattivante, decorare con una fetta d’arancia e una ciliegina al maraschino.
Per un tocco aromatico extra, si consiglia di strizzare una scorza d’arancia vicino al bicchiere e, per un sapore meno dolce, è possibile optare per il whiskey di segale. In pochi passi, il cocktail sarà pronto per essere gustato!

Negroni cocktail

Il Negroni, nato a Firenze nel 1919, fu creato dal conte Camillo, da cui prende il nome. Questo nobile cosmopolita, originario di Firenze, aveva vissuto a Londra, nel Wyoming e a New York, e aveva familiarità con la cultura della miscelazione tipica dei paesi anglosassoni. Durante la sua permanenza a New York, aveva sicuramente avuto l’opportunità di assaggiare l’Americano, di cui il Negroni rappresenta una versione potenziata, sostituendo la soda con il gin.
Tornato a Firenze, il conte ebbe l’intuizione felice di proporre un cocktail in stile americano: nacque così il Negroni, preparato con gin, Campari e vermouth rosso. Questa bevanda è diventata universalmente conosciuta ed è diventata un simbolo del made in Italy, con un fascino molto più grande rispetto allo Spritz e una popolarità seconda solo all’Old Fashioned.

NEGRONI
Negroni

Composizione

  • 30 ml di gin
  • 30 ml di Campari
  • 30 ml di vermut rosso
  • Cubetti di ghiaccio
  • Scorza d’arancia (opzionale) per la decorazione

Preparazione

Negroni

Per iniziare, riempi un bicchiere old fashioned o un bicchiere basso con alcuni cubetti di ghiaccio per raffreddarlo. Questo ti permetterà di goderti il tuo Negroni ben fresco.

Versa 30 ml di gin nel bicchiere raffreddato. Assicurati di utilizzare un gin di qualità che si adatti al tuo gusto personale. Aggiungi 30 ml di Campari, un bitter italiano dal sapore distintivo che dona al Negroni la sua caratteristica nota amara.

Infine, versa 30 ml di vermut rosso nel bicchiere. Il vermut rosso aggiunge un tocco di dolcezza e complessità al cocktail. Ora, mescola delicatamente gli ingredienti nel bicchiere utilizzando un cucchiaio da bar lungo. Questo permetterà ai sapori di amalgamarsi bene.

Per la decorazione, puoi aggiungere una scorza d’arancia. Prendi una scorza d’arancia fresca, strizzala leggermente sopra il bicchiere in modo che i suoi oli essenziali spruzzino sul cocktail, aromatizzandolo delicatamente.

Daiquiri cocktail

Nel 1898, a Santiago di Cuba, un marine americano naufraga nel villaggio di Daiquiri dopo l’affondamento della nave Maine. Assetato, si mescola il rum con succo di lime e zucchero, creando il primo Daiquiri. In un’altra storia, le truppe americane sbarcano a Daiquiri per combattere l’esercito spagnolo e scoprono la Cancháchara, una bevanda cubana con rum, limone e zucchero. Il generale Shafter suggerisce l’aggiunta di ghiaccio per migliorarla, contribuendo alla consacrazione del Daiquiri. Successivamente, un ingegnere minerario italiano di nome Giacomo Pagliuchi crea un cocktail con rum, zucchero e lime, che chiama Daiquiri. Queste storie raccontano le diverse origini del Daiquiri, un cocktail amato in tutto il mondo, composto da rum, zucchero, lime e ghiaccio.

Daiquiri

Composizione

  • 60 ml di rum bianco
  • 30 ml di succo di lime fresco
  • 15 ml di sciroppo di zucchero di canna
  • Ghiaccio

Preparazione

Preparazione Daiquiri

Riempire uno shaker con abbondante ghiaccio. Aggiungere 60 ml di rum bianco, 30 ml di succo di lime fresco e 15 ml di sciroppo di zucchero di canna per dolcificare il cocktail. Chiudere lo shaker e agitare vigorosamente per 10-15 secondi. Raffreddare un bicchiere da cocktail nel freezer o con ghiaccio. Versare il cocktail filtrandolo attraverso un colino nel bicchiere preparato. Aggiungere una decorazione come una fettina di lime o una scorza di lime. Servire subito e godersi il Daiquiri fresco. Questo cocktail è ideale per le giornate estive e può essere personalizzato secondo i propri gusti.

Martini cocktail

Il Martini è un aperitivo iconico, simbolo di classe e personalità. Le sue origini sono incerte e molte persone hanno rivendicato la creazione del cocktail. Si ipotizza che sia nato nell’Ottocento e successivamente sia diventato sempre più secco. Una storia famosa riguarda un barista di Arma di Taggia, che sostiene di aver preparato il cocktail a New York per l’imprenditore Rockefeller.
Altri attribuiscono la creazione al barista Jerry Thomas o a Julio Richelieu, che avrebbe trasformato il Martinez nel Martini nel 1870. Alcuni pensano che l’azienda Martini & Rossi abbia inventato direttamente il Martini, ma oggi i loro prodotti non possono essere considerati Vermouth.
Le origini del Martini rimangono avvolte nel mistero, ma il suo status di cocktail iconico resta intatto.

Martini
Martini

composizione

  • 6 cl di gin
  • 1 cl di vermut dry
  • Scorza di limone
  • Ghiaccio

Preparazione

Il Martini cocktail può essere preparato in soli 10 minuti utilizzando la tecnica dello Stir & Strain. Questo metodo richiede di mescolare 3/4 di gin e 1/4 di vermut dry nel mixing glass e successivamente filtrare il tutto nel bicchiere precedentemente raffreddato. Il cocktail viene servito nella classica coppa Martini, un bicchiere con una forma conica rovesciata.

Whisky Sour cocktail

Le origini del whisky sour sono avvolte nel mistero. Alcuni sostengono che sia stato creato da Eliott Stubb, un inglese che aprì un bar a Iquique, Cile, nel 1870. Questo cocktail a base di bourbon e limone prese il nome di whisky sour. L’apertura del bar da parte di Stubb sembra aver dato spazio per esperimenti e la creazione di nuove bevande. Si può ringraziare sinceramente Mister Stubb per aver dato vita a questo cocktail.
Le vere origini del whisky sour sono avvolte nel mistero, ma il suo fascino e sapore sono indiscutibili.

Whisky Sour
Whisky Sour

Composizione

  • 4,5 cl di bourbon whisky
  • 3 cl di succo di limone
  • 1,5 cl di sciroppo di zucchero
  • Ghiaccio

Preparazione

Per preparare un delizioso whisky sour, riempite uno shaker con ghiaccio fino all’orlo per raffreddare il cocktail. Aggiungete 4,5 cl di bourbon whisky, una scelta tradizionale e aromatica che si sposa bene con gli altri ingredienti. Spremete il succo di mezzo limone, ottenendo circa 3 cl di succo fresco, per dare acidità e freschezza al drink. Aggiungete 1,5 cl di sciroppo di zucchero, che bilancia l’acidità del limone con una piacevole dolcezza. Chiudete lo shaker e agitatelo energicamente per 10-15 secondi per mescolare e raffreddare uniformemente.
Preparate un bicchiere old fashioned riempiendolo di ghiaccio per raffreddarlo. E infine scolate il ghiaccio dal bicchiere e versate il whisky sour filtrandolo attraverso un colino nello stesso bicchiere.

Margarita cocktail

Il Margarita è un famoso cocktail messicano a base di tequila, Tripl Sec e succo di lime o limone, amato in tutto il Nord America. La sua origine, tra il 1930 e il 1935, è attribuita a Tijuana o Ensenada, in Messico. Una storia popolare racconta che sia stato inventato da Margarita Sames.
Negli Stati Uniti divenne subito popolare e fu definito “il drink del decennio” dalla rivista Time nel 1978. Oggi, il Margarita è uno dei cocktail più amati al mondo.
Esistono molte varianti per prepararlo e in questo articolo scoprirete tutto ciò che dovete sapere per realizzare un Margarita perfetto.

Margarita
Margarita

Composizione

  • 25 ml. di succo di lime
  •  ½ cucchiaino di zucchero
  • Sale
  • Ghiaccio in cubetti
  • 50 grammi di tequila
  • 15 grammi liquore agli agrumi

Preparazione

Per preparare il tuo Margarita, inizia bagnando il bordo del bicchiere con succo di lime e poi immergilo in un piatto di sale per creare una sfumatura salata caratteristica. Questo passaggio aggiungerà un tocco di sapore extra al tuo cocktail.
Successivamente, riempi uno shaker con ghiaccio in cubetti fino all’orlo. Aggiungi il succo di lime fresco e mezzo cucchiaino di zucchero per bilanciare l’acidità.
Versa quindi la tequila e il liquore agli agrumi nello shaker. Chiudi bene lo shaker e agitalo energicamente per circa 10-15 secondi, in modo da mescolare gli ingredienti e raffreddare il cocktail.
Prepara un bicchiere da margarita e riempilo di ghiaccio fresco. Filtra il contenuto dello shaker nel bicchiere preparato, cercando di trattenere il ghiaccio in eccesso.
Ora il tuo Margarita è pronto per essere gustato! Puoi decorarlo con una fetta di lime o limone per aggiungere un tocco di freschezza. Ricorda di servirlo subito per apprezzarne al meglio il sapore.

Manhattan cocktail

Il cocktail Manhattan, uno dei più famosi al mondo, ha una storia avvolta nel mistero. La versione più accreditata riguarda la sua nascita nel 1874 al Manhattan Club di New York, durante una festa in onore di Samuel Tilden, candidato alle elezioni presidenziali.
Alcuni sostengono invece che le origini del Manhattan siano precedenti, sempre nel famoso distretto newyorkese.

Manhattan
Manhattan

Indipendentemente dalla sua paternità esatta, il Manhattan è diventato un’icona della mixology e rimane un cocktail amato e apprezzato da molti.

Composizione

  • 50 ml di whisky di segale
  • 20 ml di vermut rosso dolce
  • alcune gocce di Angostura Bitters
  • ciliegia al maraschino
  • buccia di arancia

Preparazione

Inizia riempiendo un mixing glass con ghiaccio fino all’orlo per raffreddarlo adeguatamente. Aggiungi quindi il whisky di segale, il vermut rosso dolce e alcune gocce di Angostura Bitters nel mixing glass.
Mescola delicatamente gli ingredienti nel mixing glass con un bar spoon per unire i sapori senza creare troppa diluizione. Assicurati di miscelare con cura per ottenere un cocktail ben equilibrato.
Prendi un bicchiere da cocktail, preferibilmente uno stile old fashioned, e filtra il contenuto del mixing glass nel bicchiere utilizzando un colino per trattenere il ghiaccio e altri residui.
Ora è il momento di aggiungere la ciliegia al maraschino come decorazione. Puoi posizionarla sul bordo del bicchiere o lasciarla cadere delicatamente all’interno del cocktail.
Infine, prendi una buccia di arancia e strizzala sopra il bicchiere per spruzzare gli oli essenziali sulla superficie del drink, conferendo un tocco aromatico.

Mojito cockatil

La storia del Mojito è avvolta nell’incertezza. Ernest Hemingway lo amava e ne parlava mentre lo sorseggiava nella Bodeguita del Medio, il suo bar preferito a Cuba. Nonostante le incertezze, la versione più conosciuta narra di Sir Francis Drake che mescolò aguardiente, lime, acqua, zucchero e menta per creare il primo Mojito.
Nel corso dei secoli, l’aguardiente fu sostituito dal rum e il nome “Mojito” ha origini incerte. Bacardi contribuì alla popolarità del Mojito, rendendolo un successo commerciale e diffondendolo al di fuori di Cuba.
La frase “My mojito in La Bodeguita” ancora visibile nel locale rese celebre il cocktail anche al di fuori dell’isola.

Mojito
Mojito

Composizione

  • 2 cucchiai di zucchero di canna bianco
  • 45 ml di rum bianco
  • 20 ml di succo di lime fresco
  • 40 ml soda
  • ghiaccio
  • 2 rametti di menta fresca

Preparazione

Mojito

Inizia mettendo due cucchiai di zucchero di canna bianco nel bicchiere. Successivamente, aggiungi 20 ml di succo di lime fresco al bicchiere. Questo conferirà un’acidità fresca e bilancerà il dolce dello zucchero. Assicurati di misurare correttamente la quantità di succo di lime. Per un tocco rinfrescante, aggiungi i rametti di menta fresca al bicchiere. Puoi schiacciare delicatamente le foglie di menta con un pestello per rilasciare i suoi oli essenziali. Versa 45 ml di rum bianco nel bicchiere. Questo è l’ingrediente principale del Mojito e darà al cocktail il suo caratteristico sapore. Aggiungi abbondante ghiaccio al bicchiere per rinfrescare il cocktail e mantenerlo fresco più a lungo. Completa il Mojito versando 40 ml di soda nel bicchiere. Questo conferirà al cocktail una piacevole effervescenza. Ora, mescola delicatamente tutti gli ingredienti nel bicchiere per combinare i sapori e raffreddare uniformemente il cocktail. Per un tocco finale, puoi decorare il tuo Mojito con una fetta di lime o un rametto di menta fresca.

Aperol Spritz

Aperol è nato nel 1919 alla Fiera Internazionale di Padova dopo 7 anni di sperimentazioni. Creato dai Fratelli Barbieri, Aperol è diventato uno dei liquori più amati dagli Italiani. Nonostante la sua leggerezza con soli 11 gradi, Aperol ha un gusto ricco grazie all’infusione di erbe e radici di alta qualità. Nel corso degli anni e dopo la guerra, Aperol ha conquistato grande popolarità in tutta Italia, specialmente tra i giovani, gli sportivi e le donne. Oggi Aperol viene distribuito in molti Paesi nel mondo ed è diventato un vero mito italiano, anche grazie allo storico spot “Ah Aperol” con Tino Buazzelli. Negli anni ’80, Aperol ha adattato la sua strategia pubblicitaria concentrandosi sull’Aperol Spritz, il cocktail simbolo degli aperitivi italiani. Lo Spritz, colorato, fresco e moderatamente alcolico, è tornato a essere il cocktail preferito nei locali mondani italiani, specialmente durante l’aperitivo nel tardo pomeriggio. Sebbene le sue origini siano austriache, ha subito diverse evoluzioni nel corso del tempo.

 Aperol Spritz
Aperol Spritz

Composizione

  • 3 parti di Prosecco
  • 2 parti di Aperol
  • 1 spruzzo di Seltz o Soda o acqua minerale gasata
  • ghiaccio
  • una fettina di arancia

Preparazione

Prepara un bicchiere alto e riempilo con cubetti di ghiaccio fino al bordo. Versa 3 parti di Prosecco nel bicchiere. Aggiungi 2 parti di Aperol al bicchiere. L’Aperol è un liquore dolce-amaro con note di agrumi e erbe, che donerà al cocktail il suo caratteristico colore arancione e un sapore unico. Aggiungi uno spruzzo di Seltz, Soda o acqua minerale gasata al bicchiere. La quantità può variare a seconda delle preferenze personali. Aggiungi una fettina di arancia come decorazione.

Moscow Mule cocktail

La storia di come fu creato il Moscow Mule è affascinante e gustosa quanto il cocktail stesso. Venne concepito da due imprenditori americani: un rappresentante di Vodka, la Smirnoff, e il proprietario di uno dei cocktail bar più alla moda di Hollywood, che stava cercando invano di promuovere la sua linea di Ginger Beer. In un momento di sfortuna per entrambi, decisero di unire i due ingredienti, aggiungere una spruzzata di lime e servire il tutto ben ghiacciato.
Da quel momento il successo fu immediato, e in breve tempo il Moscow Mule divenne la bevanda più amata negli Stati Uniti, conquistando anche la trendy Manhattan.

Moscow Mule
Moscow Mule

Composizione

  • 4,5 cl di vodka
  • 12 cl ginger beer
  • 0,5 cl di succo di lime fresco
  • Ghiaccio

Preparazione

La ricetta originale del Moscow Mule, creata più di 70 anni fa questi ingredienti essenziali venivano aggiunti in una tazza di rame piena di ghiaccio, guarniti con una fettina di lime. Tuttavia, nel corso del tempo, è emerso un quarto elemento: il cetriolo. Si dice che fosse un richiamo alla tradizione russa, che prevedeva l’alternanza di shot di vodka con spuntini a base di cetriolini in salamoia. Anche se non è presente nella ricetta originale, il cetriolo apporta sicuramente una freschezza al cocktail, rendendolo ancora più piacevole da gustare nelle calde serate estive. Un’altra variante prevede l’aggiunta di menta e zenzero pestati, elementi che si sposano alla perfezione con il gusto deciso del cocktail.

Gimlet cocktail

Verso la fine del 1880, il dilagante scorbuto (una malattia letale causata dalla mancanza di Vitamina C che uccise milioni di marinai nel corso della storia) sulle navi da guerra britanniche richiedeva una soluzione. Il Rose’s Lime Cordial, primo concentrato di frutta al mondo, divenne il preferito per la sua efficacia contro la malattia. Per renderlo più bevibile, il contrammiraglio Sir Thomas Gimlet aggiunse il gin, dando così vita a un cocktail senza tempo. Alcuni attribuiscono il nome del cocktail allo strumento per forare i barili di alcolici, chiamato Gimlet, ma la tradizione popolare riconosce la saggezza di Sir Thomas Gimlette come l’ispirazione. Nel 1923, Harry MacElhone pubblicò la prima ricetta stampata del Gimlet nel suo libro di cocktail. La ricetta originale prevedeva metà gin e metà Rose’s Lime Juice, ed era particolarmente amata in mare secondo il leggendario barista.

Gimlet

Composizione

  • 50 ml di gin
  • 10 ml di Lime Cordial
  • Ghiaccio

Preparazione

Preparazione Gimlet

Mescolare entrambi gli ingredienti in un mixing glass con ghiaccio. Agitare delicatamente per alcuni secondi, quindi filtrare il composto in una coppetta Martini ben fredda. Nel caso in cui il Lime Cordial non fosse disponibile, è possibile crearlo facilmente in casa: grattugiare finemente la buccia di un limone in una ciotola con dello zucchero e lasciare in infusione per alcuni minuti, aggiungendo poi il succo di limone e filtrando il tutto.
Per un tocco di aroma, è possibile aggiungere un goccio di gin.

Bloody Mary cocktail

Il Bloody Mary è un celebre cocktail avvolto da mistero e mitologia, legato al cinema muto e al proibizionismo. Secondo Lucius Beebe, l’attore George Jessel sarebbe stato l’inventore della ricetta originale, composta da metà succo di pomodoro e metà vodka. Successivamente, il barista francese Fernand Petiot apportò miglioramenti al cocktail, aggiungendo sale, pepe, pepe di Caienna, salsa Worcestershire, succo di limone e ghiaccio tritato. Petiot affermò di aver servito cento o più Bloody Mary al giorno nella King Cole Room e in altri ristoranti. La paternità del Bloody Mary è oggetto di dibattito, ma la sua storia è tutt’altro che pacifica, grazie al suo nome iconico.

Bloody Mary

Composizione

  • 4,5 cl di vodka
  • 9 cl di succo di pomodoro
  • 1,5 cl di succo di limone
  • 2/3 gocce di salsa Worcestershire
  • 1 pizzico di sale di sedano e di pepe nero
  • Tabasco
  • Un gambo di sedano per la decorazione

Preparazione

Unite nello shaker il succo di pomodoro, il limone, il tabasco, la salsa Worcestershire, sale, pepe e mescolate con un bar spoon. Aggiungete la vodka e un cubetto di ghiaccio usando il jigger. Scegliete il metodo di miscelazione preferito: chiudete lo shaker e agitate vigorosamente, mescolate con decisione gli ingredienti con il bar spoon o applicate la tecnica dello Throwing versando il contenuto da uno shaker all’altro. Il metodo dello Throwing è consigliato per garantire raffreddamento e miscelazione nel cocktail senza diluire e si consiglia di utilizzare un Boston shaker. Terminata l’operazione, applicate lo stainer sullo shaker e versate il cocktail in un tumbler alto. Infine, guarnite il vostro perfetto Bloody Mary con un gambo di sedano.

Clover Club cocktail

Il Clover Club è un cocktail che è nato negli Stati Uniti, precisamente a Philadelphia, nel bar omonimo all’interno dell’Hotel Bellevue Stratford nei primi anni del ‘900. Inizialmente, il bar era riservato solo agli uomini, ma presto l’accesso fu esteso anche alle donne grazie all’intervento della moglie del proprietario. Per soddisfare i gusti più raffinati delle clienti femminili, venne inventato il Clover Club. Il cocktail ottenne immediato successo e fu apprezzato anche dagli uomini. Nel corso degli anni, tuttavia, il cocktail a base di gin e lamponi cadde in disuso, probabilmente a causa dell’uso dell’albume d’uovo, che era troppo forte e spesso poco gradito. Negli ultimi anni, il Clover Club è tornato di moda, con numerose varianti come il “Pink Lady”.

Clover Club

Composizione

  • 50 ml London Dry Gin
  • 30 ml Succo di limone fresco
  • 15 ml Sciroppo di Lampone
  • 7 ml Albume d’uovo

Preparazione

Mescolate tutti gli ingredienti nel boston shaker senza aggiungere ghiaccio. Dopo aver mescolato senza ghiaccio, aggiungete il ghiaccio e agitate energicamente il boston shaker. Versate il composto filtrato in una coppetta precedentemente raffreddata, utilizzando uno strainer e un colino se lo sciroppo di lampone è fatto in casa. Infine, decorate il cocktail con un paio di lamponi freschi.

French 75 cocktail

Il cocktail French 75 ha una storia interessante e ha subito diverse evoluzioni nel corso del tempo. Inizialmente chiamato Soixante-Quinze o Seventy-Five, veniva servito in un bicchiere Nick & Nora e conteneva gin secco, brandy di mele, granatina e succo di limone. Successivamente, una versione chiamata “75” Cocktail sostituì il brandy di mele con il calvados e venne servita in un bicchiere da coupé. Nel 1927, Judge Jr. creò una nuova ricetta chiamata French 75, che comprendeva gin secco, champagne, succo di limone e zucchero. Questa ricetta è rimasta invariata nel corso degli anni, anche se il bicchiere utilizzato è passato dai coupé ai flûte. Tuttavia, è possibile apportare modifiche sostituendo il gin con cognac, bourbon, tequila, bitter o vodka. C’è anche un’altra versione sulla nascita del French 75 durante il periodo del Proibizionismo americano. La prima menzione scritta del cocktail appare in un ricettario pubblicato nel 1927, durante il Proibizionismo, e successivamente è stato incluso nel Savoy Cocktail Book del 1930. Secondo questa storia, il French 75 sarebbe l’unico classico nato in America durante quel periodo.

French 75

Composizione

  • 1,5 cl di succo di limone
  • 1 cucchiaino di sciroppo di zucchero
  • 3 cl  gin
  • 6 cl di Champagne
  • Ghiaccio
  • scorza di limone

Preparazione

Prendi uno shaker e aggiungi 1,5 cl di succo di limone fresco. Aggiungi un cucchiaino di sciroppo di zucchero per dolcificare il cocktail. Versa 3 cl di gin nello shaker. Assicurati di utilizzare un gin di buona qualità per ottenere il miglior sapore. Aggiungi del ghiaccio nello shaker per raffreddare gli ingredienti e agitalo energicamente per alcuni secondi. Prendi una coppetta Champagne o un bicchiere flute e riempilo per circa 2/3 con 6 cl di Champagne freddo. Filtra il contenuto dello shaker nel bicchiere con uno strainer per rimuovere il ghiaccio e le impurità. Mescola delicatamente il cocktail con un cucchiaino da bar per amalgamare gli ingredienti. Per una presentazione elegante, aggiungi una sottile spirale di scorza di limone sulla superficie del cocktail come decorazione.

Penicillin cocktail

La nascita del Penicillin è stata un caso fortuito. Sam Ross, mentre lavorava al Milk&Honey, sperimentò con alcuni whisky appena arrivati. Apportando una variazione al popolare cocktail Gold Rush, utilizzò lo zenzero e il miele come dolcificanti, creando un sapore straordinario. L’aggiunta del whisky torbato gli conferì l’elemento distintivo che lo rende riconoscibile e indimenticabile, con un aroma affumicato che si percepisce fin dal primo sorso, seguito dalla dolcezza e dalle spezie che si manifestano in profondità.
La vera svolta per il Penicillin avvenne quando, nove mesi dopo, un cliente chiese di provarlo su suggerimento di una cameriera. Da quel momento, il cocktail ha conquistato i bar di tutto il mondo, diventando parte delle leggende dei cocktail.

Penicillin

Composizione

  • 6 cl di Scotch whisky
  • 2,5 cl di succo di limone
  • 2,5 cl di sciroppo di miele e zenzero
  • 0,5 cl di whisky torbato di Islay
  • Ghiaccio

Preparazione

Spremete il limone e filtrate il succo per rimuovere eventuali semi o polpa indesiderata. Prendete uno shaker e aggiungete lo Scotch whisky, il succo di limone appena filtrato e lo sciroppo di miele e zenzero. Aggiungete del ghiaccio nello shaker e agitate vigorosamente per circa 30 secondi, in modo da raffreddare e miscelare gli ingredienti. Prendete una coppa ghiacciata o un bicchiere old fashioned e utilizzate un colino per versare il contenuto dello shaker nella coppa o nel bicchiere, in modo da filtrare eventuali residui di ghiaccio o polpa. Per completare il cocktail, versate con delicatezza il whisky torbato sulla superficie del drink. Se desiderate preparare lo sciroppo di miele e zenzero in anticipo, potete far bollire parti uguali di miele e acqua insieme a delo zenzero fresco. In questo modo otterrete un premix di miele e zenzero pronto all’uso, che si scioglierà facilmente nel cocktail senza dover agitare troppo a lungo.

Pisco Sour cocktail

Il Pisco Sour è un cocktail creato da Victor Morris, un barman americano originario di Salt Lake City. Nel 1913, Morris si trasferì in Perù e aprì un bar a Lima. Fu proprio in questo locale, frequentato da peruviani benestanti e turisti americani, che Morris iniziò a servire il Pisco Sour come alternativa al popolare Whisky Sour.
La fama del cocktail crebbe grazie ai viaggiatori che passavano dal bar di Morris e si lasciavano colpire da questa bevanda.

Pisco Sour

Composizione

  • 4,5 cl di pisco
  • 3 cl di succo di limone appena spremuto
  • 2 cl di sciroppo di zucchero
  • 1 albume d’uovo
  • 2 gocce di Angostura

Preparazione

Il Pisco Sour si prepara nello shaker per ottenere una schiuma soffice e compatta. Iniziate spremendo il succo di un limone e filtratelo. Aggiungete pisco, albume, succo di limone e zucchero nello shaker con 4 cubetti di ghiaccio e agitate vigorosamente per circa 1 minuto per montare leggermente l’albume. Versate il cocktail in un bicchiere old fashioned e lasciate cadere 2 gocce di Angostura sulla schiuma. In Perù, il Pisco Sour viene spesso servito in bicchieri di coccio, poiché la parola “pisco” sembra derivare dai contenitori di coccio utilizzati fin dall’epoca precolombiana.

Piña Colada cocktail

La Piña Colada, un cocktail originario dei Caraibi, è stato creato nel 1954 al Beachcombe dell’Hilton Caribe di San Juan, Porto Rico, da Ramon Marrero detto “Monchito” dopo mesi di sperimentazioni.
Tuttavia, esiste un’altra teoria che attribuisce la sua creazione al pirata portoricano Roberto Cofresì nel 1800, ma la ricetta originale è andata perduta.
Un fatto curioso è che la canzone “Escape” del 1979 di Rupert Holmes, conosciuta come “The Piña Colada Song”, menziona il cocktail.

Piña Colada

Composizione

  • 5 cl di rum bianco
  • 9 cl di succo di ananas
  • mezza ananas
  • 3 cl di latte o sciroppo di cocco
  • 80 g di ghiaccio tritato
  • 1 fetta di ananas
  • 1 ciliegina al maraschino

Preparazione

La Pina Colada è un delizioso cocktail che può essere preparato seguendo questa ricetta. Iniziate tagliando a metà un’ ananas e rimuovete la polpa da una delle metà. Mettete la polpa di ananas nel frullatore insieme al rum bianco, al succo di ananas e al latte o sciroppo di cocco. Aggiungete anche il ghiaccio tritato e frullate tutto insieme fino a ottenere una consistenza cremosa e omogenea. Prendete la metà di ananas rimasta e utilizzatela come bicchiere per il vostro cocktail. Versate il contenuto del frullatore nella cavità dell’ananas e guarnite il bordo del bicchiere con una fetta di ananas. Potete anche aggiungere una ciliegina al maraschino come tocco finale.

Cosmopolitan cocktail

La storia del Cosmopolitan è un po’ complessa e ha diverse origini. Nel 1927 appare per la prima volta il termine “Cosmopolitan”, ma si riferisce a miscele che differiscono dalla sua composizione attuale. Nel 1934 viene codificata una versione simile all’attuale, con gin, triple sec e sciroppo di lampone. Negli anni ’50, con il successo del succo di cranberry, nasce il cocktail Cape Cod, una delle due ispirazioni per il Cosmopolitan insieme al Kamikaze. I barman iniziano a sperimentare e così nasce il moderno Cosmopolitan. Ci sono diverse persone che rivendicano la sua creazione. Neil Murray sostiene di aver inventato il drink nel 1975 modificando il Kamikaze. Toby Cecchini, nel 1987, aggiunge una spruzzata di lime alla versione creata da Cheryl Cook, che diventa poi famosa in tutto il mondo. La storia del Cosmopolitan è contesa da queste tre figure secondo la storia della mixology.

Cosmopolitan

Composizione

  • 40 ml di vodka citron
  • 15 ml di cointreau
  • 15 ml di succo di lime
  • 30 ml di succo di mirtillo rosso
  • 1 lime
  • Ghiaccio

Preparazione

Prepara gli ingredienti e il materiale necessario: vodka citron, Cointreau, succo di lime, succo di mirtillo rosso, un lime fresco e ghiaccio. Inizia riempiendo uno shaker con cubetti di ghiaccio fino a metà. Aggiungi 40 ml di vodka citron allo shaker. Assicurati che sia una vodka aromatizzata al limone per dare quel tocco speciale al cocktail. Aggiungi 15 ml di Cointreau, un liquore all’arancia, per aggiungere un piacevole aroma e dolcezza. Versa 15 ml di succo di lime appena spremuto nello shaker per bilanciare i sapori e dare una nota di freschezza. Aggiungi 30 ml di succo di mirtillo rosso, che conferirà al cocktail il suo caratteristico colore e un sapore fruttato. Chiudi bene lo shaker e agitalo energicamente per circa 10-15 secondi, in modo da miscelare e raffreddare gli ingredienti. Prepara una coppetta da cocktail e filtra il contenuto dello shaker utilizzando uno strainer per separare il ghiaccio. Taglia una sottile fetta di lime e guarnisci il bordo del bicchiere. Versa il cocktail nella coppetta da cocktail e goditi il tuo rinfrescante Cosmopolitan.

Old Cuban cocktail

Audrey Saunders, una delle più famose bariste di New York e rinomata in tutto il mondo, è considerata una vera leggenda nel campo della mixology. Allieva di Dale DeGroff, è stata una pioniera del movimento craft-cocktail, che si concentra sull’utilizzo di succhi di frutta freschi e artigianali e sulla creazione di drink sorprendenti e affascinanti per chi li degusta. Nel 1991, Audrey ha inventato il Gin Gin Mule, una rivisitazione del classico Moscow Mule, usando gin e ginger beer di sua produzione, sciroppo di zucchero e qualche foglia di menta. Questo cocktail rinfrescante è perfetto per l’estate, ma con una nota speziata che lo rende adatto anche alle giornate invernali. Nel corso del tempo, il Gin Gin Mule è diventato un’icona nel mondo dei cocktail.

Old Cuban

Composizione

  • 45 ml di rum scuro
  • 30 ml di succo di lime fresco
  • 22,5 ml di sciroppo di zucchero
  • 6 foglie di menta
  • 2 spruzzi di Angostura bitters
  • 60 ml di spumante brut
  • Ghiaccio tritato
  • Foglia di menta e fettina di lime per guarnire

Preparazione

In un mixing glass, aggiungi le foglie di menta e lo sciroppo di zucchero. Schiaccia leggermente le foglie con un pestello per rilasciare gli oli aromatici. Aggiungi il rum scuro, il succo di lime e gli spruzzi di Angostura bitters nel mixing glass. Aggiungi abbondante ghiaccio tritato e mescola delicatamente per circa 10-15 secondi. Filtra il contenuto del mixing glass in una coppetta da cocktail precedentemente raffreddata. Aggiungi lo spumante brut nella coppetta, versandolo lentamente per creare una leggera effervescenza. Guarnisci il cocktail con una foglia di menta e una fettina di lime.

Blood & Sand cocktail

Harry Craddock fu il primo a menzionare il cocktail Blood and Sand nel suo celebre libro sulla mixology, The Savoy Cocktail Book. Sebbene non fosse l’ideatore del drink, la sua ricetta comparve nel testo nel 1930. Non viene rivelato chi sia il vero inventore, ma si suppone che sia stato un barman appassionato di cinema, dato che il nome del cocktail si ispira a un famoso film del regista Rodolfo Valentino, Blood & Sand, del 1922. Da un capolavoro del cinema muto nasce un cocktail che merita silenzio, poiché non c’è nulla da criticare. Il Blood & Sand è un cocktail equilibrato ed estremamente elegante, servito in una coppetta e da gustare con altrettanta raffinatezza.

Blood & Sand

Composizione

  • 30 ml di whisky scozzese torbato
  • 30 ml di succo d’arancia
  • 30 ml di vermut rosso dolce
  • 30 ml di succo di ciliegia (o sciroppo di ciliegia)
  • Scorza d’arancia o ciliegia per guarnire

Preparazione

Riempire uno shaker con ghiaccio. Aggiungere il whisky scozzese torbato, il succo d’arancia, il vermut rosso dolce e il succo di ciliegia (o sciroppo di ciliegia). Agitare energicamente per mescolare bene gli ingredienti. Filtrare il cocktail in una coppetta da cocktail o in un bicchiere old fashioned pieno di ghiaccio. Decorare con una scorza d’arancia o una ciliegia.