Quando si parla di Viticoltura Eroica si pensa subito alle colline della zona di Valdobbiadene, colline ripide che formano gli hogback. Con il termine Viticoltura Eroica si fa riferimento a zone dove la coltivazione dell’uva non è “semplice”, anzi, potrebbe essere definita estrema.

Il primo esempio che viene in mente è quello della coltivazione del vitigno del prosecco l’uva Glera, che nella zona più prestigiosa e centrale della denominazione, è coltivata su ripidissime colline dove è impossibile utilizzare mezzi o macchinari di ogni sorta.

Immagine dell’azienda Rive del Fal, tra le eccellenze del Prosecco Superiore di Valdobbiadene

Tuttavia, non è solo la pendenza (superiore al 30%) a rendere una certa coltivazione come Eroica, anche un’altitudine elevata (oltre i 550 metri s.l.m) definisce la coltivazione come Eroica. Oltre questi due fattori, c’è anche il caso in cui i vigneti siano posti sui gradoni o su piccole isolette.

Quando si parla di Viticoltura Eroica si deve citare la monorotaia, uno strumento fondamentale per la raccolta delle uve. Questa particolare struttura permette di spostare agevolmente i grappoli superando le molte asperità del terreno, quelle stesse asperità che permettono ai grappoli di uva glera di maturare e di dare vita al Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiane.

Monorotaia di Riva del Fal, immagine presa dal sito ufficiale lerivedenadal.com